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Legge Finanziaria 2019

Il canone di locazione relativo ai contratti stipulati nell’anno 2019, aventi ad oggetto unità immobiliari classificate nella categoria catastale “C/1 Negozi e botteghe”, di superficie fino a 600 mq, escluse le pertinenze, e relative pertinenze locate congiuntamente, può, in alternativa rispetto al regime ordinario vigente per la tassazione del reddito fondiario ai fini IRPEF, essere assoggettato al regime della cedolare secca, con aliquota del 21%.

’ quanto prevede la legge di Bilancio 2019, che stabilisce anche che tale regime non è applicabile ai contratti stipulati nell’anno 2019, qualora alla data del 15 ottobre 2018 risulti in corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile, interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale.

La maggioranza approva la legge di bilancio che ignora, tra le tante cose, il “popolo” degli inquilini e del disagio abitativo ma regala 200 milioni ai proprietari di locali commerciali.

Dichiarazione di Daniele Barbieri, segretario generale del SUNIA.

Roma, 30 Dicembre 2019.

Nessuna misura per affrontare il problema abitativo nel nostro paese, neanche una parola per segnalare almeno l’esistenza dal dramma sociale rappresentato dall’impossibilità per centinaia di migliaia di famiglie di avere un alloggio con un affitto rapportato al proprio reddito, ai giovani di costruirsi un proprio futuro, agli anziani a basso reddito di evitare prima o poi uno sfratto per morosità, ormai divenuto una piaga che nei prossimi tre anni riguarderà dalle 200.000 alle 300.000 famiglie. O si pensa che questo aspetto della povertà sarà risolto con il reddito di cittadinanza che a malapena copre l’affitto mensile di una casa nella periferia di una grande città? E se questa viene definita una manovra a sostegno delle fasce deboli perché regalare, con una norma assolutamente inutile, almeno 200 milioni ai proprietari di locali commerciali con la cedolare secca invece di destinare queste risorse al fondo di sostegno alla locazione senza finanziamento da tre anni?
Finora sulla casa il “Governo del cambiamento” ha prodotto solo circolari e decreti contro le occupazioni abusive senza alcuna misura per dare una risposta a quelle che gli stessi provvedimenti definiscono “fragilità”.
E, come se non bastasse, non solo raddoppia l’ires alle associazioni di volontariato ma anche agli ex IACP, che versano quasi tutti in condizioni di grave difficoltà economica perché debbono affrontare il progressivo impoverimento dell’utenza senza alcun aiuto dello Stato.
Un vero cambiamento ci sarebbe stato con un piano pluriennale di edilizia sociale in affitto, con finanziamenti certi e continuativi nel tempo per rispondere alla domanda debole e creare contemporaneamente lavoro; ci sarebbe voluto un finanziamento adeguato del fondo di sostegno all’affitto per arginare il problema degli sfratti per morosità incolpevole causati dalla crisi e dalla distanza tra le pretese dell’offerta e le possibilità economiche della domanda; ci sarebbe voluto almeno un Ministero, quello delle infrastrutture, che fosse consapevole che la casa è tra le sue competenze e che non è un problema di ordine pubblico.
Il SUNIA, avvierà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi iniziative in tutte le città italiane per ribadire la necessità di affrontare il disagio abitativo come una delle priorità dell’agenda politica del Governo e del Parlamento ma anche delle Regioni e dei Comuni che vivono direttamente questo problema  senza avere strumenti adeguati a disposizione.

Martedi 11 Dicembre Sunia, Sicet, Unione Inquilini, Alleanza contro povertà e Action si confrontano con il vicesindaco Luca Bergamo e l’assessore regionale Massimiliano Valeriani sull’emergenza casa a Roma

L’incontro sarà l’occasione per presentare dati inediti sull’emergenza casa e povertà nella Capitale e per chiedere alle istituzioni un approccio nuovo per rispondere all’emergenza

Martedì prossimo, 11 dicembre 2018, dalle ore 9.30, presso la Pontificia Università Antonianum, in Via Merulana 124, si terrà una giornata di riflessione e proposte sulle politiche abitative a Roma dal titolo “Povertà e senza casa: il grido che sale dalla città”, organizzata dai Sindacati Sunia, Sicet, Unione Inquilini, dall’Alleanza contro la povertà e dall’associazione Action.

Il convegno verrà aperto dall’intervento del MONS. PAOLO LOJUDICE.
Dopo una breve relazione introduttiva, seguono 5 focus su alcune delle criticità più urgenti sul tema dell’abitare a Roma come le disuguaglianze metropolitane, le occupazioni, il patrimonio pubblico, gli sfratti e la precarietà abitativa, il tema della povertà, la casa e l’immigrazione con punti di vista e dati inediti, proposte e approfondimenti che saranno materia di dibattito e confronto con le istituzioni rappresentate da LUCA BERGAMO in qualità di vicesindaco di Roma Capitale, MASSIMILIANO VALERIANI, assessore alle Politiche abitative della Regione Lazio, PAOLO CIANI, consigliere regionale membro della Commissione politiche abitative.

Sono stati invitati:
PAOLA BASILONE, prefetto di Roma,
LUCA MONTUORI, assessore all’urbanistica e infrastrutture del Comune di Roma Capitale.